Che cos'è la pulizia dei silos
La pulizia del
silo é un processo per massimizzare l'efficienza di silos
* di
stoccaggio
che contengono grandi moli di polveri. Nei silos, il materiale é
rifornito dalla cima e rimosso dal fondo. Tipiche applicazioni del silo
includono mangimi, polveri industriali, cemento, ceneri volatili, gesso,
soda, clinker, prodotti agroalimentari, prodotti farmaceutici.
Disambiguazione:
Generalmente per pulizia del silos si intende la disincrostazione e lo svuotamento meccanico forzato del contenuto del silo, sfruttando determinate attrezzature; mentre per lavaggio del silos si intende la pulizia con liquidi dell'interno o dell'esterno del silo.
Il libero scorrimento dei materiali immagazzinati è essenziale
e
determinante nell'efficienza di un silo. Lo scopo
dell'efficienza del
silo è di far sì che il materiale più vecchio sia utilizzato per primo
e non contamini il nuovo e più fresco materiale. Sono due i principali
problemi, il rat holing
o rat hole
e bridging
a complicare l'efficienza del silo. Quando si presenta il rat holing, le
polveri aderiscono alle pareti dei silo. Il bridging, invece,
avviene quando il materiale si blocca alla base del silo.
La pulizia manuale,
attraverso
il calarsi di un operaio con una fune
per liberare il materiale, è apparentemente la maniera più semplice per
pulire un
silo. Tuttavia, la pulizia manuale del silo è alquanto pericolosa ed
obsoleta sia per il
rilascio del materiale dall'alto sia per la possibile presenza di gas
all'interno. Nei casi di bridging,
esiste un pericolo aggiuntivo dato che la cavità d'uscita va
disintasata dal fondo, esponendo il lavoratore alla polvere che cade.
Problematiche tipiche
I problemi principali sono, come già detto sopra, due e cioè:
Bridging
Questo accade quando il silo è bloccato all'uscita di sbocco. In passato il problema era dovuto alla pulizia manuale dal di sotto del silo che comportava un rischio significativo per la caduta di materiale quando il blocco veniva liberato.
Rat holing
Consiste nella compattazione del materiale sulla parete del silo. Questo non solo riduce il volume operativo in un silo ma compromette anche il controllo della qualità sconvolgendo il ciclo per cui il materiale primo ad entrare è anche il primo ad uscire (ciclo detto first in first out). Il vecchio materiale compattato sulla parete del silo può inoltre iniziare a degradarsi e produrre gas pericolosi.
Sistemi utilizzati per la pulizia dei silos
Metodi alternativi alla pulizia dei silos includono:
- Cannoni d'aria: sono un più che collaudato metodo di pulizia. I cannoni d'aria sono costosi, tuttavia, dato che la loro copertura limitata richiede l'acquisto di molteplici unità. I cannoni d'aria sono anche rumorosi e richiedono un notevole consumo di aria compressa.
- Vibratori: sono facili da inserire dentro silos vuoti, ma possono causare danni strutturali e contribuire alla compattazione della polvere.
- Incamiciature a basso attrito: sono semplici, ma costose da installare ed inclini all'erosione che può contaminare l'ambiente o il prodotto.
- Imbottiture gonfiabili e camicie metalliche: sono facili da installare in silos vuoti e possono aiutare a sgrossare gli accumuli sulle pareti, ma non hanno alcun effetto sul bridging. Sono anche difficili da mantenere e possono causare compattazione del materiale.
- Fluidificazione attraverso membrana ad un solo senso: può essere utile in caso di materiali compattati, ma è costosa e difficile da installare e mantenere. Questi sistemi possono anche contribuire al blocco meccanico ed al bridging.
- Macchinari pneumatici o idrauliche a frusta: sono macchinari portatili utilizzati per “tagliare” accumuli sulle pareti dei silos mentre vengono controllati remotamente al di fuori del silo.
- Imprese di pulizia silos:
forniscono servizi di pulizia silos chiavi in mano utlizzando numerosi
e differenti tipologie di intervento (a secondo dell'azienda).
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NEWS
DECRETO SPAZI CONFINATI (D.P.R. 177/2011)
Il 23 Novembre 2011 è entrato in vigore il D.P.R. 14 settembre 2011 , n. 177, che reca il regolamento per la qualificazione delle imprese operanti in ambienti sospetti di inquinamento o confinanti a norma dell' art.6, comma 8, lettera g), del d. lgs. 9 aprile 2008 n. 81. Tale decreto introduce innovative misure per garantire la tutela della sicurezza e della salute dei lavoratori delle imprese che offrendo i loro servizi spesso sono costretti ad operare in luoghi angusti e circoscritti quali silos, cunicoli, vasche, pozzi (c.d. "ambienti confinati").
Per ulteriori approfondimenti:
- Testo integrale del D.P.R. 177/2011
- Ambienti confinati: sostanze pericolose e
dispositivi
di protezione
* NOTA GENERALE:
Il termine “silos” è scorretto. Il corrispondente plurale italiano di “silo” è infatti “sili” (di qui il verbo “insilare”, cioè “inserire nel silo/nei sili”, per esempio). Il termine “silos” deriva dallo spagnolo, ed è erroneamente quanto abitualmente usato nel gergo comune. Per comodità, in questa pagina continueremo tuttavia ad usare il termine "silos" quando ci riferiremo agli impianti di stoccaggio.